La Procura di Milano ha ricevuto una denuncia dalla Fondazione Jdentità Bianconera che contesta l’iscrizione dell’Inter al campionato, mentre un vecchio video suscita polemiche.
Nel 2024, il calcio sembra aver preso una direzione diversa rispetto al passato, con i social che amplificano ogni polemica. Ancora una volta, Inter e Juventus sono protagoniste di un’indagine che la Procura di Milano deve valutare, riguardo alla partecipazione dell’Inter all’ultimo campionato di Serie A. La questione è complessa e alimenta le tensioni tra le tifoserie rivali, aggravate da un video che riemerge e scatena ulteriori discussioni.
Il Caso dell’Iscrizione dell’Inter
La vicenda è stata avviata da un gruppo di tifosi avvocati della Juventus, riuniti nella Fondazione Jdentità Bianconera. Questi sostenitori hanno esaminato la situazione finanziaria dell’Inter, ponendo l’accento sul ruolo della società Torre Grande, che ha garantito l’iscrizione dell’Inter al campionato con una “lettera di patronage” in alternativa alla fideiussione.
La Fondazione sostiene che Torre Grande non abbia mai presentato bilanci, mettendo in dubbio la sua capacità di fungere da garante. Di conseguenza, sono state presentate denunce dapprima alla giustizia sportiva (Covisoc e FIGC) e poi alla Procura di Milano.
Il Ruolo di Marcello Viola
Il passaggio dalla giustizia sportiva a quella ordinaria potrebbe essere decisivo, dato il maggior potere d’indagine degli organi giudiziari. A capo della Procura di Milano c’è Marcello Viola, che in passato è stato pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia. La polemica è esplosa quando è emerso un video dove Viola parla della sua passione per l’Inter, con il suo ufficio decorato con foto di ex calciatori dell’Inter.
Un anno fa, anche i tifosi della Juventus avevano attaccato Giuseppe Chinè, procuratore della FIGC, per la sua nota passione per il Napoli.
L’Attacco dei Tifosi della Juventus
Questo video ha scatenato le reazioni dei tifosi della Juventus. Alcuni di loro sostengono che, data l’evidente passione di Viola per l’Inter, sarebbe opportuno che il caso fosse gestito da un altro magistrato per evitare sospetti e critiche. Un tifoso, Simone, ha persino suggerito che l’intervista dimostri un possibile conflitto d’interessi. Anche Walter Giannò, il giornalista che ha realizzato l’intervista incriminata, ha difeso Viola, definendo sospettare della sua imparzialità un atto deplorevole.